La magia dei Mercury Rev incanta l’anfiteatro del Venda

Dopo aver messo sotto torchio la frizione della mia macchina arrivo all’anfiteatro del Venda.

Ne vedo di location di concerti, ma una così particolare non l’avevo mai vista.

In primis al bar non hanno birra, ma cedrata e vino .

Quando arrivi in zona palco vedi questa cava naturale con alle spalle tutto lo spettacolo della zona dei colli euganei che ti lascia senza fiato.

Essendo un anfiteatro naturale non ci sono poltrone o seggiolini, ma il terreno disconnesso che è comodo ma non comodissimo.

Tutti i presenti chiaramente consci del problema si sono portati il loro bel telo imbottito per godersi al meglio il concerto.

Ad aprire il concerto dei Mercury Rev c’è un cantante Herself.

Herself è l’alter ego musicale di Gioele Valenti narratore/musicista Folk.

Herself nasce come progetto solista ed intimo, ma che dal vivo si avvale spesso di validi amici/collaboratori, ma che in questa occasione particolare si presenta da solo con la sua chitarra acustica.

Giole  è molto bravo e il suo folk/rock non è per niente banale.

E’ molto orgoglioso di suonare prima dei Mercury Rev perchè uno dei brani del suo nuovo disco l’ha  interpretato con Jonathan Donahue.

I Mercury rev sono in tour per suonare i brani del loro disco di maggior successo : Deserter’s Songs.

Questa al teatro del Venda chiude il loro tour italiano che li ha visti suonare a Roma, Milano e Savignano sul Rubicone.

Oltre ai brani di Deserter’s Songs inseriranno anche delle cover particolari.

Una volta saliti sul palco è cominciata la magia .

Conoscendo il gruppo solo di nome, visto che il rock psichedelico lo conosco poco, ho provato ad ascoltare Deserter’s Songs diverse volte anche durante il viaggio che mi ha portato all’Anfiteatro.

Il disco è molto bello e particolare nel suo genere, Jonathan Donahue negli intramezzi tra un brano e l’altro parla molto con il pubblico raccontando aneddoti interessanti e forse facendo capire al pubblico che forse quel successo commerciale è arrivato, ma che la band forse non sia aspettava.

Sta di fatto che i brani i questa versione semi acustica, sono molto più digeribili che su cd.

Spicca il brano Holes che suonato in questa location è pura magia.

Suonano anche un brano con Gioele Valenti prima di congedarsi con il pubblico .

Posso dire che il concerto mi è piaciuto molto.

Se ero partito con l’idea di rimanere deluso da questo concerto dopo i vari ascolti, devo ammettere che mi sono dovuto ricredere.

Prima del concerto parlando con un amico discutevamo sulla musica e come ascoltarla e soprattutto dove ascoltarla per poterla apprezzarla al meglio.

se ci sono gruppi che se li ascolti in macchina, sotto la doccia o mentre si fa sport il risultato è lo stesso, i Mercury rev se li si ascoltano in una location come questa con luci soffuse ed un panorama del genere possono rendere molto di più che ascoltati su cd.

La musica dal vivo ha questa magia e ogni volta è sempre come la prima.

Un ringraziamento particolare per New life promo e DNA concerti per il gentile invito

Foto e testo di Carlo Vergani

Mercury Rev

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Herself

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