Keith Richards a Rolling Stone: ‘Non andrò mai in pensione’

È un anno importante per Keith Richards, questo. Ha finalmente trovato un momento per pubblicare il suo nuovo album solista – Crosseyed Heart – e, in contemporanea, esce un documentario sulla sua vita intitolato Under The Influence. Ed è nel verde della sua casa nel Connecticut che il celebre chitarrista è stato intercettato da Rolling Stone, a cui ha parlato di questo periodo d’oro della sua vita e carriera.

“Il libro mi aveva prosciugato le energie, più di quanto credessi. Poi Steve [Jordan] e Jane Rose mi hanno detto: ‘L’unica cosa che devi fare è tornare in studio’, e io mi sono reso conto che era quello che mi mancava. Un minuto dopo ho capito: ‘Non andrò mai in pensione’. Perché io sono nato per lavorare con una band, per collaborare con gli altri. Sono inutile senza la mia gang intorno”.

Ha riferito al giornalista della celebre testata. E sugli Stones, che ad oggi sembrano molto più rilassati che in passato dice:

“Perché è solo rock&roll, capisci? Devi sempre ricordatelo, è solo rock&roll, quindi deve essere divertente. Appena cominci a prenderlo troppo sul serio diventa rock, e il roll sparisce. (Ride). E alla fine per me il roll è la cosa più importante”.

In questo periodo Richards è anche diventato nonno:

“Essere nonno è una posizione interessante. Per prima cosa, non credi mai che ci arriverai, giusto? Non è certo la prima cosa che pensi: ‘Chissà come deve essere diventare nonno’. La distanza che c’è tra genitore e nonno può essere molto utile e avere effetti positivi. Voglio dire, ci sono un paio di miei nipoti che non vedono l’ora di venire in tour con me!”

Inoltre c’è anche spazio per parlare della musica fatta dai giovani. Sull’account Instagram degli Stones, infatti, c’è una foto proprio di Richards con Ed Sheeran. Ed alla domanda su cosa trovasse di più interessante ha risposto:

“La cosa più interessante è che è una one man band, tanto per cominciare. Poi mi piace incontrare persone e capire subito che non pensano solo alla fama. Amy Winehouse avrebbe potuto essere così, purtroppo. Lo era già in effetti, ed è veramente triste pensare a tutto quello che avrebbe potuto fare”.

E sulla sua passione per il giardinaggio:

“Ti spiego come funziona: mia moglie pota le piante, e io sto seduto e le dico: ‘Ne hai saltata una!’. (Ride). Poi tiro fuori la pompa e innaffio. Questa è la mia idea di giardinaggio”.

E pare che l’età cominci a farsi sentire, infatti pare che non stia più sveglio tutta la notte:

“No, no, al massimo fino alle due, o anche all’una. È stata una fase della mia vita, e aveva molto a che fare con la cocaina. Sai, ti tiene sveglio. Non posso più farlo… Sai, devo prendere farmaci anticoagulanti… Non è più come prima. E poi mi aveva stufato. Lo facevo solo perché l’avevo sempre fatto”.

Fonte: Rolling Stone
La foto copertina è a cura di Theo Wenner.

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