intervista Whiteshark

é uscito il  5 novembre, “NON RISPONDERÒ”  il nuovo singolo del duo urban milanese WHITESHARK.

 

Dopo aver parlato della voglia di rivalsa nel singolo precedente “Stavolta no” (https://backl.ink/147166085), il secondo “flashback” “NON RISPONDERÒ” sposta l’attenzione su quei tipi di rapporti velenosi durati troppo a lungo, che distruggono e distraggono dal reale obiettivo. Con un po’ di coraggio però, una volta compreso che la strada non porterà a nulla di buono, si può voltare pagina e non tornare più sui propri passi.

«Quante volte è capitato di essere delusi da una persona e quante volte è capitato che quella persona ti cercasse nuovamente – raccontano i Whiteshark – Col tempo questi momenti segnano il carattere e a volte rimangono in testa come flashback. Noi vogliamo raccontarvi tutto ciò a modo nostro, in base alla nostra esperienza».

Daniele Scavetta, in arte “Scave”, e Simone Filipazzi, in arte “Simoroy”, insieme formano il gruppo “WHITESHARK”. Si conoscono per la prima volta a un contest live di Milano e successivamente si rincontrano in uno studio di registrazione a Muggio (MB) per puro caso. Dopo un po’ di featuring reciproci con i nomi d’arte Scave e Simoroy nel 2018 decidono di formare il gruppo WHITESHARK esordendo con un EP di 4 tracce dal titolo “Quanto Basta” condito da due videoclip: “Muovilo” e “Non fa per me”. Successivamente escono vari altri singoli, tra cui “Accelera” in collaborazione con il noto rapper Vacca. Nel frattempo iniziano a girare per la Lombardia aprendo eventi importanti come il concerto di Shiva al Carroponte davanti a 3000 persone. L’idea del nome è presa dalla fame, dalla costanza e dalla determinazione con cui inseguono i loro obiettivi perché lo “squalo bianco”, uno dei predatori più forti al mondo, non dorme mai. Inoltre hanno iniziato a identificare i loro fan con lo slang “BREZIS”, un nome nato quasi per caso durante una serata e insieme a loro stanno costruendo la “Brezis family”.

 

Ecco cosa hanno risposto alle domande di Carlo Vergani:

Ciao ragazzi e benvenuti su the front row. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.

 

Il Duo Whiteshark è composto da Daniele Scavetta, in arte Scave e Simone Filipazzi, in arte Simoroy. Entrambi veniamo da Milano. 

 

Raccontateci un po’ di storia della band: com’è nata l’idea?

 

Ci siamo conosciuti a un contest di freestyle e successivamente ci siamo rivisti in uno studio di registrazione per puro caso. A mano a mano sono nate collaborazioni e vedendo sempre più feeling musicale abbiamo deciso che era il momento di creare questo progetto assieme e di formare un vero e proprio gruppo.

 

Parliamo di “NON RISPONDERÒ” e cosa rappresenta per voi questo brano.

 

Per noi questo brano è il più sentito che abbiamo mai scritto, parla di esperienze vere passate da entrambi sulla propria pelle.

Questo brano è un po’ una liberazione, dovevamo tirare fuori tutto questo.

 

Il brano sembra essere molto introspettivo, ma nei vostri testi parlate sempre della vostra vita che vi circonda o prendete spunto da fatti esterni alla vostra cerchia familiare?

 

Tutti e due, più la prima.

Ci viene molto naturale scrivere ciò che viviamo, è una sorta di confessione a noi stessi e agli altri.

 

Chi è il principale compositore del gruppo? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?

Non c’è un metodo, facciamo tutto come ci viene in quel momento, a volte scrive uno la sua strofa e poi l’altro la completa e viceversa in base a chi è ispirato, stessa cosa per il  ritornello.

 

Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d’oggi? Voi avete un vostro “dress code” oppure salite sul palco come capita?

 

Conta tantissimo, oggi l’immagine va di pari passo o forse anche di più del talento purtroppo.

Noi stiamo creando una nostra realtà, con degli slang originali per identificare chi ci supporta e abbiamo anche un nostro logo che ci portiamo sempre dietro addosso come gli orecchini, collane e vestiti.

 

Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?

 

Professionalità, entusiasmo, casino, divertimento ed emozione.

 

Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.

 

In questo momento c’è tanta varietà sul mercato ma allo stesso tempo c’è saturazione. 

Per accrescere il movimento underground sicuramente ci vuole sempre più gente con una credibilità che li caratterizza.

Gruppi italiani possiamo citare sicuramente i Maneskin che hanno dominato l’ultimo anno.

 

 

Quanto vi hanno aiutato i social network a farvi conoscere?

Parecchio, oggi è uno dei mezzi di comunicazione più importanti per diffondere la propria musica e non solo.

E con quale musicista/gruppo realizzereste invece una canzone (o un remix) assieme?

 

Se guardiamo gli ultimi due anni sicuramente Marracash.

 

Prima abbiamo parlato dei gruppi ai quali vi ispirate di più per il genere che fate. Ora invece vorrei parlare dei gruppi che vi hanno cambiato la vita, anche di tutt’altro genere. Quali sono i vostri gruppi o cantanti preferiti e quali vi hanno spinto a voler diventare musicisti? 

 

Per citarne alcuni Fabri fibra, club dogo, emis killa, marracash, Eminem , chris brown, Eros ramazzotti, Tiziano ferro… 

 

Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico

 

-Eminem: encore 

 

Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico

– Fabri fibra: mister simpatia 

Album (o gruppo) in cui quale avresti voluto suonare

– Marracash: persona 

Ultimo album (o gruppo) ascoltato

 

-L’ultimo di Marracash, noi, loro, gli altri 

 

Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.

 

Ciao a tutti Brezis, state connessi e seguiteci nei vari social e ascoltateci perché abbiamo in serbo delle belle sorprese e abbiamo da tirare fuori parecchio di quello che abbiamo dentro e il vostro supporto è fondamentale!

Un ringraziamento particolare a Parole e dintorni

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