I Daughters con la loro energia riportano le lancette dell’orologio agli inizi del millennio

Ci sono giornate in cui vorresti trasformati in Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia o semplicemente metterti la maschera di un clown e trasformarti in un assassino senza motivo.

Sorry I’m having a bad day…

Se la siete nelle mie stesse condizioni psicofisiche allora il concerto dei Daughters viene proprio nel momento giusto.

Il gruppo americano che si è riunito l’anno scorso per incidere You Won’t Get What You Want, torna sul palchi di tutto il Mondo per far vedere che sono tornati aggressivi come ai loro inizi.

Ad aprire il concerto ci sono stati i Jerome Dream.

Anche la band che viene da Connecticut si è riformata nel 2018 e ha la particolarità che il cantante bassista suona e canta con le spalle al pubblico.

Scelta molto particolare, fanno brani prettamente strumentali conditi da tanto ma tanto rumore.

Alexis S.F. Marshall  è un pazzo scatenato .

Prima dell’inizio del concerto alcuni loro fans mi hanno detto che con la reunion si è un po’ calmato, ma vedendolo dal vivo non oso proprio immaginare cos’era agli inizi del millennio.

I Daughters sono una bomba ad orologeria che scoppia ad ogni inizio di canzone .

Band e pubblico sono una cosa sola.

Tutto questo amore per Alexis lo apprezzo molto anche perchè di rado si vede un attaccamento ad una band come quello che si è visto ieri al Locomotiv di Bologna.

Assistere ad un concerto come quello di ieri, in una location come quella bolognese ti riporta indietro di 20 anni se non più quando il pubblico era coinvolto al 100% tra pogo, spintoni, sputi e tutto quello che brutalmente veniva chiamato grunge.

L’Hardcore il punk e il noise rock era questo ed è bello che band del genere riportino al 2019 queste emozioni.

Un ringraziamento particolare ad AstarteAgency e RADAR concerti per il gentile invito

Foto e testo di Carlo Vergani

Daughters

Jerome Dream

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