Lo spettacolo punk di Frank Turner al Zona Roveri Di Bologna

Ora mai penso sia sempre riduttivo parlare di Frank Turner e del fatto che abbia fatto parte dei Million Dead, ma per quei pochi che ancora non lo conoscono, i Million Dead erano una band post hardcore londinese .

Dopo lo scioglimento della band Frank intraprese la carriera da solista, cambiando letteralmente genere come fecero tanti altri suoi colleghi Chuck Ragan su tutti.

Adesso dopo 7 album e una raccolta di brani in acustico si può dire che la carriera da solista ora mai ha sorpassato di gran lunga quella di quando faceva parte dei Million Dead.

L’anno scorso venne a Bologna al Locomotiv per presentare Songbook, una raccolta dei suoi migliori brani in versione acustica senza i Sleeping Souls, mentre qui allo Zona Roveri è accompagnato dai suoi fedeli scudieri: Ben Lloyd (chitarra) Tarrant Anderson (basso) Matt Nasir (tastiere) Nigel Powell (batteria)

Ad aprire il concerto ci sono due interessantissimi gruppi i Xylaroo dall’inghilterra e i potentissimi PuP dal Canada.

Il duetto composto da Holly & Coco Chant con l’aggiunta di un turnista alla chitarra elettrica, fanno un rock semi acustico senza la batteria.

Le avevamo già viste durante gli show italiani di Mika nel 2016 .

Le sorelle Chant, debuttano nel 2015 con la label Sunday Best e il singolo “Sunshine”, brano che si rifà al loro sound, che vuole essere, come loro stesse lo definiscono, “un posto dove vuoi rilassarti quando sei in cerca di ispirazione”. Il loro album di debutto, “Sweetooth” (distribuito in Italia da Spin-Go), è composto da tracce che stanno tra il country e il folk-pop, per un risultato di grande classe.

Nel poco tempo che hanno a disposizione trovano lo spazio anche per fare la cover dei Red hot chili peppers Under the bridge.

I PUP sono già passati su the front row visto che avevano accompagnando Mezingers il 9 febbraio al Locomotiv di Bologna (report).

Come scrissi in quell’occasione, anche allo Zona Roveri hanno letteralmente fatto il botto.

Sono veramente una forza della natura fatto di un semplice punk rock.

Ora mai sono stra famosi anche in Italia e devo ammettere che una gran parte del pubblico presente è venuta a Bologna per loro.

Frank Turner ha fatto decine e decine di canzoni stupende, ma è qui per presentare Be more kind, uscito proprio nel 2018 e quindi lo trovo giustissimo partire con i brani di questo disco.

Sinceramente rispetto al passato con questo disco Frank si è divertito a fare brani molto orecchiabili, una volta si diceva radiofonici, che hanno fatto molto storcere il naso ai vecchi fans.

Si dai non posso negarlo che forse sia il disco meno riuscito dell’artista londinese, ma penso che in una carriera di un artista ci possa essere anche una piccola svolta commerciale .

Recovery ci riporta sulla retta via di Tape Deck Heart, per me il suo migliore disco.

Little changes ha un intro molto da spot televisivo è piacevole dal vivo anche se alla fine il pubblico vuol un punk rock show e allora Frank accontenta il pubblico presente con The Next Storm e  Losing Days.

Non è un concerto di Frank Turner se non c’è la parentesi del brano tradotto in italiano e a questo giro tocca a Eulogy tratto da England Keep My Bones del 2011.

La parte in acustico ci sono delle vecchie canzoni e una chicca con How it Began che Frank ha provato durante il soundcheck e che è solamente la seconda volta che la fa dal vivo.

La band torna per l’inno Photosynthesis prima dei classici encore.

Don’t Worry prepara il pubblico prima che Frank faccia esplodere lo show .

Caro spettatore che sei venuto qui per assistere ad un concerto folk non preoccuparti che adesso comincia il vero punk rock show.

I still Belive è come sempre magnifica e Frank ha talmente voglia di divertirsi che tralascia l’intro di for simple words per lanciarsi tra il pubblico. 

circle pit, crowd surfing fanno di questa parte del concerto sempre quella che preferisco. Ogni volta che porto un amico a vedere Frank rimane senza parole per la forza e potenza di questo ragazzo.

Polaroid Pictures in versione acustica con l’ingresso dei Pup e dei Xylaroo è vermente incredibile .

Tutto il pubblico si abbraccia come se fossero dei fratelli anche se è la prima volta che si sono trovati ad un concerto.

Io ai concerti di Frank e non solo trovo sempre tanti amici che mi fanno passare una serata differente e piacevole nonostante la giornata non sia una delle migliori.

Frank ha questa magia. 

Quando sono triste ascolto i suoi vinili e la giornata prende subito una direzione differente.

Frank ora mai lo reputo un amico e lo potrei vedere mille volte perchè ogni volta è sempre come fosse la prima.

SETLIST:

Be More Kind

1933

Get Better

Recovery

Little Changes

The Next Storm

Losing Days

Blackout

Glorious You

Eulogy
(Italian version)

Frank acoustic solo
Long Live the Queen

The Way I Tend to Be

How it Began
(second time live)

Live Fast Die Old

Full Band
Try This at Home

Photosynthesis

Encore:
Don’t Worry

I Still Believe

Four Simple Words

Polaroid Picture

Un ringraziamento particolare a Hellfire booking per il gentile invito

Foto e testo di Carlo Vergani

Frank Turner

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Pup

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Xylaroo

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