Ezio Bosso illumina il Teatro Toniolo di Mestre

Ezio Bosso…semplicemente un uomo ed il suo pianoforte

‘Voglio fare una comunicazione di servizio, vedo molta gente con i telefonini, smartphone e iPad vari (all’improvviso tutti i display si spengono), vi dico una cosa, potete usarli ma se suonano rispondo io, anche se ricevete un messaggio lo voglio leggere‘  ed esplode una risata generale che rilassa un po’ tutto il pubblico.

Ieri 22 aprile è iniziato così il concerto di Ezio Bosso al Teatro Toniolo di Mestre, con una dimostrazione di estrema ironia da parte di un uomo, che di fronte alle difficoltà che la vita gli ha imposto, non si lascia sopraffare da nulla. The 12th Room è il disco d’esordio del compositore che, oltre ad essere stato certificato ORO (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia), sta ottenendo il sold out ovunque. Ed è innegabilmente un successo meritato.

Non c’è dubbio che la partecipazione a Sanremo abbia fatto da cassa di risonanza per un personaggio fino a quel momento poco noto al grande pubblico, ma più che altro ai cultori del genere. Certamente, almeno questa volta, il festival dei fiori ha reso un gran servizio nella divulgazione della vera e buona musica. Bosso ironizza anche su questa partecipazione dicendo che nel presentare ‘Following a Bird‘, anche primo brano del concerto, lo ha tradotto in ‘Inseguendo un uccellino‘. Però, dice sempre Bosso, in realtà nella sua visione non si trattava di un vero uccellino, poteva essere anche un grosso airone ma tradurlo in ‘Inseguendo un uccello‘ temevo che mi avrebbero censurato.

Il concerto si suddivide in due parti, proprio come l’album The 12th Room è diviso in due dischi. Nella prima parte ha proposto, oltre a Following a Bird, altri brani inediti e omaggi a grandi musicisti che lo hanno ispirato, tra i quali Chopin e John Cage. Nella seconda parte invece l’intera Sonata N°1 in Sol minore di sua composizione. Aggiungere altre parole sarebbe inutile, bisognerebbe assistere allo spettacolo per farsi trasportare completamente dalla musica, dall’uomo e dal suo pianoforte che, come afferma lo stesso artista, è il suo miglior amico e insieme sono un corpo unico.

Si ringrazia: la gentilissima Mara Bisinella di Mabi Comunicazione, il Teatro Toniolo di Mestre (per la consueta ospitalità) e Veneto Jazz

Testo e foto di Diego Feltrin

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