Emma Marrone: grinta, rock… ma poco pubblico

Piccola, esplosiva, anche un po’ Britney Spears (viste le sembianze fisiche). Tutto questo è Emma che sabato sera ha portato il suo Essere Qui Tour al Pala Alpitour di Torino.

Una bella produzione la sua. Il palco riproduce l’Exit, “il locale – ha detto l’artista pugliese – dove si sono esibiti grandissimi artisti e che, dopo molta riluttanza da parte dei padroni, ci è stato concesso per questa serata”.

Il colpo d’occhio torinese non è particolarmente esaltante. Forse la dimensione attuale di Emma è più da grande club che non da palazzetti. 3-4mila persone in un impianto che ne può contenere fino a 18mila non creano certo un impatto visivo caloroso. Dobbiamo dire, per conto, che le fan continuano ad essere molto calde e a sostenere senza alcuna remora la loro beniamina.

Che dire del concerto? Rispetto a recenti esibizioni, abbiamo trovato la scaletta forse un po’ troppo “slow”. Emma è sicuramente rock, è un animale da palco, ma forse questa volta la scelta dei brani e alcune rivisitazioni di vecchi successi ci hanno lasciati un po’ perplessi.

Per il resto niente da dire. La salentina ci sa fare, è simpatica ed anche ironica. La critica forse la snobba ma è decisamente un’artista a tutto tondo che meriterebbe maggior successo rispetto a quello che oggi raccoglie. Simpatica l’idea del cambio d’abito (due in tutto) apparendo in controluce in una “vetrina” posta sulla balconata posta nella parte alta della scenografia.

Nel suo show non sono mancati i cori da stadio, l’immancabile parentesi dedicata all’amore libero e allla difesa dei diritti degli omosessuali (con tanto di bandiera rainbow sventolata) e il ricordo di una fan torinese (Bea) che è venuta a mancare.

Nel ringraziare Pala Alpitour, Parole e Dintorni e F&P Group per l’invito ricordiamo la scaletta della serata.

L’isola, L’amore non mi basta, Portami via da te, Le ragazze come me, Trattengo il fiato, Facciamola più semplice, Occhi profondi, Schiena, Nel posto più lontano, Sorrido lo stesso, Amami, Mi parli piano, Calore, Luna e l’altra, Quando le canzoni finiranno, Le cose che penso, Effetto domino, Cercavo amore, Sottovoce, La mia città, Malelingue, Il paradiso non esiste. Bis: Coraggio.

Foto e testo in concessione di Vincenzo Nicolello

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