EDY, la recensione di “VARIAZIONI”

EDY
VARIAZIONI
Goodfellas Records

EDY (all’anagrafe Alessio Edy Grasso ) è il progetto pop di compositore, autore, musicista e produttore, già coni UltraviXen e Jasminshock.

Nato a Milano e cresciuto a Catania, attualmente vive a Roma, e scrive, produce e suona la propria musica con gusto e maestria d’autore. Una sorta di predestinato che mischia la sua quotidiana ricerca della felicità con una verve cantautorale che ricorda Amerigo Verardi e Cesare Malfatti.

Produce “Variazioni”, un album che nasce dalla costrizione all’immobilità fisica causata da una lunga convalescenza, e che lo fa rinascere intorno ad un pop d’autore maturo ed elegante.Non consideratelo anacronistico, perché la sua è musica che è frutto di ricerca e costanza, dietro ad un mix di spunti elettronici minimali (La casa di Barbie), riflessi orchestrali (Immobile), e una scrittura generale di alto livello. Qualche spunto di matrice politica si annida nella ballad psichedelico pop di Necessario, traccia di un esoterismo che sfocia in una patchanka elettro pop.
Molti spunti nel disco appaiono nostalgici e personali, ed ecco che EDY ama anche raccontare indirettamente la sua storia di viaggiante, scaldando gli animi in acustico e archi in una candida traccia dal titolo Catania, una canzone che vira verso una sorta di mistico racconto ballabile tutto da ascoltare. La terra degli Uzeda e dell’Etna ha lanciato la sua OPA su un autore generoso e coraggioso, che scrive con cura e articola la sua passione musicale con un tocco molto intimo.

EDY è quindi tutto quello che vuole essere, rimanendo attento all’estro visionario e all’intonazione, con un tocco di savoir faire alla Sarah Stride che nella finale Se questo è un uomo fa riflettere sull’anomia moderna con calore e passione.

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