Cristiano de André canta “Storia di un impiegato”

Straordinario successo per il tour “STORIA DI UN IMPIEGATO” di CRISTIANO DE ANDRÉ, ispirato al celebre concept album di Faber, che torna così a smuovere le coscienze a vent’anni dalla scomparsa del suo autore (11 gennaio 1999), e che approda all’Alcatraz di Milano dopo una serie di sold out nelle date precedenti.

“STORIA DI UN IMPIEGATO” è un disco che mette in discussione le basi su cui si fonda il potere ed è stato arrangiato da Cristiano De André come una vera e propria opera rock. Nel tour è affiancato anche da altri celebri brani di repertorio come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, e altre perle, come “Il pescatore”.

Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, ha attinto dall’immenso repertorio di Fabrizio rileggendo il disco del 1973 sempre più attuale, un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore. “Storia di un impiegato” racconta infatti il gesto di un impiegato degli anni ’70, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968. Il Sessantotto non fu tanto una rivoluzione politica, quanto sociale e culturale: anni di “lotta dura, senza paura”, come recitava uno dei tanti slogan, ma anche uno spartiacque tra passato e futuro.

 L’artista ha ardentemente voluto portare in scena quest’opera a partire dal 50esimo anniversario del ’68 (è in tour da novembre 2018). Arrangiare “Storia di un impiegato” ha significato per Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l’utopia, l’anarchia, il Sogno, da una parte, il Potere, la paura, l’inabissamento delle qualità individuali a discapito delle esigenze globali, dall’altra.

Nel ringraziare Parole e Dintorni  per il gradito invito, vi lasciamo a una selezione degli scatti della serata a cura di Ferdinando Bassi.

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