Closed Speech, la recensione di “Rookies”

Closed Speech

Rookies

 

Punk rock e hc melodico vecchia scuola che arriva da Roma per suonare dirompente e deciso, con la voglia di uscire dal muro del suono dei tre accordi. Un trionfo di suoni nineties sulla scia della scuola americana che ricorda le veloci attrazioni dei NOFX e le scorribande dei Bad Religion. Sostanza e voglia di suonare con testi in original english, cori in stile Bro Hym dei Pennywise in Write the song e una sostanza che ricorda la matrice skate punk di una scena romana che ha fatto da traino per molto tempo. Growing Concern e SOA Records nel cuore, dunque, per questi punkers dal cuore rivoluzionario e dalla chitarre speedy.

Gente che ama uno stile, mettendo nel logo il papero tanto caro ai Paolino Paperino Band (Italian Punk Heroes) e che spinge forte in pezzi come Strawberry & Chips e People, con uno stile che in Italia vede ora loro e gente come 30Miles al comando.

Tre accordi elettrici e il pogo assicurato sotto al palco per i Closed Speech, musicisti che vorreste alla vostra festa per rivoltare il tavolo e smuovere le chiappe, con i loro cori (Tupa People) e la verve evergreen dei loro suoni.

 

 

Andrea Alesse

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