Carmen Consoli e la magia del Vittoriale di Gardone Riviera

Si è svolto ieri sabato 29 luglio uno degli eventi più attesi del festival Tener-a-Mente di quest’anno: Carmen Consoli si è esibita in un live imperdibile al Vittoriale di Gardone Riviera, regalando al numerosissimo pubblico un concerto di classe.

La cantante sale sul palco con solo una manciata di minuti di ritardo, necessari per consentire lo smaltimento della lunga fila di fan che si era ammassata davanti al Vittoriale, ansiosa di prendere posto nell’anfiteatro. Mentre luci bianche e viola abbagliano il pubblico, Carmen attacca con ‘A finestra, accolta da uno scrosciante applauso e urla euforiche.

Dopo questo ottimo inizio, la cantautrice si rivolge alla platea, ringraziando “l’umanità davanti ai suoi occhi” e condividendo una riflessione suggeritale dallo splendido luogo in cui si sta esibendo: “forse la bellezza può salvare il mondo”. È quindi la volta de Il pendio dell’abbandono, per poi passare alla straziante Mio zio.

Il concerto scorre senza interruzioni, Carmen è una professionista e si conferma una delle migliori cantanti italiane. L’attenzione dedicata alla scenografia è notevole, con luci colorate di bianco, giallo, verde, viola, blu che si rincorrono sul palco, ora accecando gli spettatori ora cullandoli fra le note languide. Il sipario leggero e quasi trasparente si erge elegante sullo sfondo, mentre la Consoli si esibisce in un sobrio e raffinato abito nero, incantando il pubblico con la sua voce profonda e trascinante, oltre che con le note della chitarra.

La cantantessa ricorda il padre e la sua morte repentina con Cartolina. Dopo aver accompagnato l’esibizione dell’intensa L’ultimo bacio, i musicisti lasciano il palco e Carmen omaggia Joni Mitchell, “la regina delle cantautrici” con Little Green, assistita dalle luci ora verdi. Dopo l’applauso entusiasta del pubblico, è la volta di Fiori d’arancio, riconosciuta fin dalle prime note e accolta con grida e battiti di mani. Il ritmo si surriscalda ancora con Geisha, per poi passare a L’eccezione, addolcita dagli archi tornati ora sul palco.

È quindi la volta della straziante Maria Catena e l’attualissima AAA Cercasi. Siamo ormai alle ultime battute del concerto, Carmen sceglie per il gran finale Parole di burro e Venere.

Dopo aver ringraziato al pubblico, la cantantessa scende dal palco, ma è fin troppo presto per la platea, che subito la reclama a gran voce. E fra applausi scroscianti eccola riapparire, per deliziare i suoi fan con Fino all’ultimo, Confusa e felice e Amore di plastica.

All’improvviso durante Blunotte un forte vento si abbatte sull’anfiteatro, portando con sé frammenti di fiori e foglie. Carmen non si lascia intimidire, continuando a cantare mentre le raffiche trascinano fogli e gonfiano il sipario. Finita l’esibizione, augura buonanotte al pubblico e si ritira, mentre il tempo continua a peggiorare. Passa solo una manciata di minuti prima che un temporale si abbatta su Gardone.

Mentre la folla si dirige verso i parcheggi, maledicendo l’acquazzone estivo, non si può non ringraziare il tempo atmosferico: ha permesso per un soffio che Carmen riuscisse a terminare il suo concerto, donando a tutti un’esibizione indimenticabile.

E ha regalato una rara versione live di una scena di solito disponibile solo nei video musicali costruiti ad arte: la propria cantante preferita che si esibisce mentre un forte vento le scompiglia i capelli e le prime gocce di pioggia iniziano a cadere.

Ringraziamo Ja La e il festival di Tener-A-Mente per il gentile invito.
Testo a cura di Anna Travagliati.

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