Bruce Springsteen e i regali di Natale: Live in Buffalo 22/11/2009

22 novembre 2009, dopo più di 80 show in giro per il mondo in meno di 10 mesi, Bruce Springsteen e la sua E-Street Band si affrettavano a salire sul palco della Hsbc Arena di Buffalo per l’ultimo show del Working on a Dream Tour. Questo concerto divenne storico perché nel 2011 Clarence Clemons (storico sassofonista della E-Street Band) morì e di conseguenza il live a Buffalo fu l’ultimo show di Bruce e Clarence sullo stesso palco. Il live con una scaletta leggendaria (ma di questo ne parleremo più avanti) divenne oggetto di culto tra i collezionisti di bootleg e registrazioni amatoriali.
Il 24 dicembre, come ormai da qualche anno, Bruce Springsteen ha pubblicato l’ennesimo disco live sul suo sito come augurio di Natale, decidendo di pubblicare dai suoi sterminati archivi proprio lo show conclusivo del Working on a dream tour, finalmente con una registrazione professionale e mixata egregiamente da  Jon Altschiller. Il disco è acquistabile in digitale o preordinabile in forma fisica (a partire dal 23 gennaio) esclusivamente sul sito ufficiale di Bruce Springsteen
 Parlando dello show, sin dalle note in apertura di Wrecking Ball sentiamo che Bruce e band erano in forma straordinaria nonostante gli oltre ottanta show alle spalle. Dopo Working On A Dream, quarta canzone in scaletta, l’annuncio inaspettato di Bruce: l’esecuzione (rarissima) integrale del disco Greetings from Asbury Park, NJ, la prima fatica discografica del Boss pubblicata nel lontano 1973.
L’esecuzione del disco è da brividi (straordinaria l’intensa Lost In the flood) e la band non sbaglia una nota, la performance è arricchita da una bellissima versione di Growin’ Up: a fine brano Bruce Springsteen racconta la storia del suo primo incontro con il leggendario Clarence Clemons, e i due sul palco si mettono in posa per “riformare” lo storico scatto della copertina Born To Run.
Concluso Greetings from Asbury Park, NJ, le sorprese non sono finite, infatti dopo ad una sempre presente Waitin’ On a Sunny Day, e ad una tiratissima The Promise Land, ecco Restless Night  (vera e propria rarità in scaletta),  seguita da una Happy Birthday cantata in coro da tutta l’arena per il compleanno di Little Steven.
Il pubblico di Buffalo esplode su Green Onions, il classico strumentale composto da Booker T. & the M.G.’s. Successivamente Bruce, decide di fare gli auguri di Natale con oltre un mese d’anticipo e infila in scaletta una dietro l’altra Merry x-mas baby e Santa Claus is coming to town. Lo show continua con diversi classici del Boss, con di mezzo la cover di Boom Boom di  John Lee Hooker. Dopo ben 28 canzoni, Bruce su Tenth Avenue Freeze-Out presenta la band e ringrazia il pubblico, lo show sembrerebbe finito, ma Springsteen regala ancora ben 7 encore, dove colpisce particolarmente una toccante versione di I’ll Work For Your Love. Lo show si conclude sulle note di un altra cover: Rockin’ All Over the World di John Fogerty.
Quasi tre ore e mezza di musica, con una scaletta da brividi, un prodotto imperdibile per i fan più accaniti del rocker del New Jersey.
In conclusione ecco la scaletta integrale di questa ennesima pubblicazione di Bruce Sprignsteeen:

  1. Wrecking ball
  2. The ties that bind
  3. Hungry heart
  4. Working on a dream
  5. Blinded by the light
  6. Growin’ up
  7. Mary Queen of Arkansas
  8. Does this bus stop at 82nd Street?
  9. Lost in the flood
  10. The angel
  11. For you
  12. Spirit in the night
  13. It’s hard to be a saint in the city
  14. Waitin’ on a sunny day
  15. The promise land
  16. Restless night
  17. Happy birthday
  18. Surprise, surprise
  19. Green onions
  20. Merry Christmas Baby
  21. Santa Claus is coming to town
  22. (I don’t wanna to) Hang up my rock’n’roll shoes
  23. Boom Boom
  24. My love will not let you down
  25. Long walk home
  26. The rising
  27. Born to run
  28. Tenth avenue freeze out
  29. I’ll work for your love
  30. Thunder road
  31. American land
  32. Dancing in the dark
  33. Rosalita
  34. Higher and higher
  35. Rockin’ all over the world 

Testo di Alberto Gandolfo

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