Grandissimo show dei Biffy Clyro a Firenze

Avete presente il concerto di quest’estate dei Biffy Clyro a Monza in apertura ai Suede?
Scordatevelo.

La band scozzese è palese che dia il meglio di se quando si trova come headliner piuttosto che come gruppo spalla di gruppi più famosi come i Suede o i Muse. Questa sera alla ObiHall di Firenze sarà un concerto del tutto diverso, concentrato principalmente sul loro ultimo album Ellipsis e non solo, per due ore di energia pura.

Ad aprire il concerto ci sono gli Arcane Roots. Questo terzetto britannico mi ha stupito per il loro stile che va dal rock alternative al post hardcore. Canzoni orecchiabili con uno stile quasi perfetto, dove non ci sono sbavature tra le parti più melodiche a quelle più hardcore. Mi ricordano molto i Coheed and Cambria in alcuni passaggi, anche se forse il gruppo che li ha maggiormente ispirati sono senza dubbio gli Every time I Die.

Sono le 21 ed è ora di far salire sul palco  Simon Neil, James Johnston e Ben Johnston. Simon Neil si presenta con una accappatoio che lascia intravedere il suo corpo totalmente coperto di tatuaggi. Partono subito con la prima traccia del loro ultimo disco ovvero Wolves of winter. Questo brano suona molto bene dal vivo ed è accolto molto bene dai fans.
Luci potenti, suoni all’altezza di una grande band,  e se questo è solo l’inizio Simon, James e Ben  promettono di farà saltare tutti i presenti nel locale toscano.

Nonostante il concerto è concentrato su Ellipsis, la band pesca magistralmente dagli album precedenti come da Opposites con Sounds Like Balloons, Biblical Spanish Radio o da Puzzle con Living Is a Problem Because Everything Dies. Naturalmente questi brani sono molto conosciuti e fanno impazzire di gioia tutto il pubblico, ma sono solo d’antipasto ai brani più recenti. Howl, In the Name of the Wee Man ed Herex sono dei classici brani alla Biffy Clyro che dal vivo vengono suonati con più potenza e aggressività da parte della band.
Difficile prendere fiato durante tutto lo show, tutti i brani sono tirati in una maniera incredibile.
Bubbles e Black Chandelier sono brani che ora mai hanno fatto la storia della band di Simon Neil che anche stasera ha cantato senza neanche una sbavatura. Adesso arriva la parte che si concentra di più su  Ellipsis con la band che suona quasi per intero tutti brani che fino a quel momento non avevano ancora suonato. C’è da dire che forse per la prima volta suonano così tanti brani di un nuovo disco e con i concerti piano piano li stanno mettendo dentro la setlist come con Herex e People.
La prima e vera pausa si ha con la ballad Medicine. Gli incroci di luci creano un atmosfera fantastica con la sola voce di Simon e la sua chitarra acustica a fare da colonna sonora. Black chandler e Mountains che seguono a ruota, rappresentano un fantastico trittico fatto di suoni che ti penetrano direttamente nell’anima.
Ora mai siamo verso le battute finali con l’ultimo singolo estratto da Ellipsis ovvero Animal Style che anticipa uno dei tanti cavalli di battaglia della band: Many of Horror.

Gli encore sono i classici the Captain e Stingin’ Belle  con l’aggiunta di People che sinceramente l’ho sentita ancora in fase di studio da parte della band in questa versione live. Che dire i Biffly Clyro non si smentiscono mai e l’unico rammarico è vedere il locale toscano non pienamente pieno, perchè questa band merita anche nel nostro paese tutto il successo che sta avendo nel Regno Unito ed in tutta Europa.

Setlist:
Wolves of Winter
Living Is a Problem Because Everything Dies
Sounds Like Balloons
Biblical
Spanish Radio
Howl
In the Name of the Wee Man
Bubbles
Herex
Black Chandelier
Friends and Enemies
That Golden Rule
Re-Arrange
Wave Upon Wave Upon Wave
Folding stars
Medicine
Different People
Mountains
On a Bang
9/15ths
Animal Style
Many of Horror
Whorses
Encore:
The Captain
People
Stingin’ Belle

Un ringraziamento a Vivo concerti per l’invito

Foto e testo di Carlo Vergani

Biffy Clyro

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